giovedì 10 aprile 2014

Penso.

Penso che durante la realizzazione dei sogni il tempo scorre così veloce che puoi solo coglierlo in fretta.
Penso che quando si parla di sentimenti non esistono vie di mezzo.
Penso che l'amore non segue il ticchettio del tempo ma solo il battito del cuore.
Penso che i limiti siano solo un concetto per evitare il rischio di guardare fuori dalla realtà.
Penso che quando arrivi davanti alle tue paure riesci davvero a sentire quello che desideri.
Penso che se riesci a sentire la voce dei sentimenti , allora desideri solo superarle..quelle paure.
Penso che a volte non serve a niente dubitare, chiedere, scappare..perchè le risposte più importanti arrivano senza bisogno di cercare. In realtà le conosciamo già.
Penso che l'amore sia la cosa più forte e potente del mondo, pochi sanno viverlo.
Penso che bisogna donare ed esprimersi senza aspettarsi nulla in cambio. Chi "comprende" ciò che riceve sa che basta un sorriso per renderti felice e non ha bisogno di ringraziarti.

lunedì 3 febbraio 2014

Viaggio sul filo della vita.


Non ci si muove da un posto ad un altro se si è' stabili. Ma la Stabilità e' restare immobili e la felicità tutto e' tranne che statica. 
Instabilità.
Credo parta  tutto da li', da quel senso di mancanza di equilibrio. 
Sai in che punto ti trovi ma hai paura di andar avanti o tornare indietro e  resti immobile contornato dall'ansia della caduta.
Come lo spettacolo dell'equilibrista sul filo, che a passi lenti cammina su quella  corda appesa nel vuoto. 
La differenza  e' che lui ,con studio e dedizione, ci arriva all'altra estremità.

Io no.
Quando perdo l'equilibrio        scappo.

E qual è' il modo migliore per scappare se non viaggiare? 

E non intendo prettamente il viaggio fisico in luoghi sconosciuti. 
Io amo il contorno.
Assaporare nuovi gusti, osservare qualcosa di diverso .. Ri-assaporare e ri-osservare.

Scappare e'  guardare il paesaggio fuori da un finestrino, far correre i pensieri via con la velocità e sentirsi "liberi".

Si scappa per colmare i vuoti di quel bagaglio chiamato vita.

Perché 
Occorre perdere l'equilibrio per un attimo per  saper volare.
Occorre capire le proprie debolezze per alimentare i propri pregi.
Occorre guardare fuori dal finestrino per scoprire quel paesaggio che non riusciamo mai ad ammirare.
Occorre capire la distanza  per apprezzare la vicinanza.

Io Scappo, si, ma ritorno .. Ritorno sempre .
Quella valigia va fatta e disfatta..
E ogni volta dalla partenza All'arrivo C'e' una differenza : 
ora anche io so come arrivare all'estremità opposta del filo. 
Ho equilibrio ..  

Fino al prossimo spettacolo. Fino alla prossima valigia. 



 



giovedì 19 dicembre 2013

Un sogno per natale.

Caro Giallo,
 E da un po' che non ci sentiamo e la tua faccia buffa, lo ammetto, mi manca.
Infondo insieme abbiamo condiviso parole, insicurezze, paure, sorrisi e sogni..

 Sogni.

 Perché loro sono fatti per essere messi in un cassetto senza chiave per farci sbirciare dentro le persone giuste. E una volta data un'occhiata , inevitabilmente, tutto quel contenuto si prende una parte nel cuore sincero di chi spia.

Non sapevo chi fossi, ora penso di conoscerti ma non saprò mai chi sei.

Eppure oggi ho visto una parte di quel sogno realizzato e mi sono sentita viva anch'io. Non so spiegare perché o come .. Ma l'idea di veder aperto quel cassetto sapeva di felicità ' e mi rendeva contenta per te.

 Caro Giallo ,
Vorrei chiederti come ci si sente. Cosa si prova a raggiungere un sogno, cosa si prova a veder ricambiati in positivo tutti i sacrifici fatti. Come ci si sente a rendere fieri gli altri e farli sorridere.
Probabilmente, quasi certamente, mi risponderesti con le tue solite insicurezze.

 " eppure ci manca sempre qualcosa " Canta un nostro amico.
 ..e magari alle volte sentirsi sbagliati serve a gioire di più quando ci si sentirà finalmente giusti.

 Caro giallo,
ho capito che coltivare i sogni e' la più grande soddisfazione. E la condivisione con chi ne apprezza il raccolto e' la felicita'.

 Un cassetto dei desideri non ha senso se resta chiuso e oggi, guardando il tuo viso mentre annunciavi la realizzazione del tuo sogno, ho pensato :

 - Ecco,meriteremmo tutti un sogno per natale. 


Caro Giallo, se fossi reale, potrei metterti nel mio cassetto?
..decidi e mentre provo a far spazio nel disordine sbircia quando vuoi.


lunedì 16 dicembre 2013

Monologhi convenzionali

A gestire la tristezza siamo tutti diversi.
C'è chi si chiude, chi vorrebbe aprirsi ed esorcizzarla con la gioia di avere qualcuno a cui esprimerla.
Ma la maggior parte delle volte finiamo per parlare a noi stessi.
Così inizia la fiera delle belle parole, dei rimproveri, delle frasi convenzionali.
Bene , le ripetiamo mille volte. E più..
..a ripetizione: "smettila di crederci", "svegliati" "sii meno ingenuo".

Diciamocelo, siamo bravissimi nei nostri monologhi interiori, così bravi da iniziare davvero a crederci.
Così, smettiamo ( crediamo di aver smesso ) di sentire senza filtro tutte le  parole che ci vengono dette, selezioniamo i gesti, valutiamo la realtà di un sorriso o il dolore delle lacrime. Senza eccezioni.
Smettiamo di comprendere, di capire, parlare..
pensare..

no.. pensare no.
per quanto male possa fare un pensiero non puoi allontanarlo.
Quando corri per fuggire il corpo si muove ma il cuore resta fermo e ad accelerare sono solo i battiti.

..e quello è l'attimo che ti frega.

Perchè quando "pensi" non smetti di "sperare".
E ricominci a credere, giustificare, sognare, amare, farti male e sorridere dei graffi e di quelle parole ...un pò convenzionali che continuerai a ripetere in quei monologhi paralleli,
infinite volte.. 



domenica 24 novembre 2013

Lei

Eccola lì, ferma, immobile. Solito sguardo perso tra le favole.
Troppo grande per sognare, troppo piccola per affrontare i suoi stessi desideri.
L’ unica cosa che ama è immaginare..
immagina ciò che c’è..ciò che sarà..ciò che non ha, ciò che avrà.
Si immagina in viaggio, euforica della vita e delle novità che questa le pone davanti. Più matura e con occhi teneri che si voltano al passato.Nessun rimorso, nessun rimpianto, ma ricordi a farle compagnia.
Non ama star sola, immagina qualcuno accanto a lei, perché crede che la vita abbia un senso solo se condivisa con qualcuno, qualcuno in cui depositare tracce di sè e della sua unicità, qualcuno presente in quei momenti in cui da solo non ti basti e il puro amore di un abbraccio riesce a farti sentire di nuovo vivo.

Immagina di amare senza soste e riserve e di trovar qualcuno che lo faccia più di lei, al grado estremo della felicità che dura per sempre.

Immagina una vita semplice, spoglia di situazioni vane e catene di parole insensate.
Una vita in cui i segnali da seguire per affrontare il cammino siano scritti in maiuscolo sulle insegne del cielo.

Immagina un giorno in cui fare i bagagli e partire verso il destino e i propri sogni sia semplice come sorridere in un giorno speciale.
Una vita senza limiti e condizionamenti ma ornata solo di libertà.
La libertà di esser ciò che si è e far ciò che si desidera.

Immagina lei e intanto..resta lì. Immobile.
Lo sguardo verso il vuoto, la penna in mano e un foglio sul quale scrivere parole fragili.
In un presente stretto da costruire a misura del futuro immaginato.. chiude i pensieri dentro una scatola, fissa gli occhi verso l’ immenso, e vive un altro giorno.

La pioggia verrà giù

Pollicino lasciava briciole sul proprio cammino per riuscire a tornare a casa.

Al contrario alcune volte cammini e lasci dietro di te briciole che speri possano permettere a qualcuno di ritrovare te…un giorno.
Incrociare di nuovo il tuo sentiero senza perdere tutto ciò che con tanta pazienza si è cercato di creare.

A volte vorresti che quele briciole fossero abbastanza visibili, grandi o luminose come fari nel buio.

Altre volte invece cadi nella realtà, e ti accorgi che forse quelle stesse briciole non bastano più.
Da laggiù nessuno riesce a vederle, forse la pioggia le ha sciolte o erano così fragili da essere facilmente calpestabili.
..granelli piccoli….quasi invisibili.

Credevi di essere riuscito a lasciar dietro i tuoi passi, non briciole,ma interi pezzi di pane indispensabili.
Così visibili da poterti trovare ..
..così buoni da conservare intatto il loro caldo e perfetto sapore.

Ma,
dov ‘è quella mano che ti aspettavi fosse pronta a raccogliere quei pezzettini sul sentiero?
Essi restano lì, fermi, immobili su quella strada.
Legati a te mentre tu attendi, attendi, attendi..
e spii oltre l’orizzonte cercando un appiglio oltre i ricordi ma continuando sempre e comunque ad andare avanti.

Tutto trovi, tutto cerchi.
Nessuno ti trova, nessuno corre a cercarti.
Nessun rumore  di passi vicino il sordo orizzonte.

Ma la soluzione è credere che  l’importante non è ciò  lasci dietro…
Le briciole migliori sono quelle che restano fisse nell’anima e che permettono di raggiungerti grazie al loro inconfondibile gusto.
Così colui che pensavi fosse rimasto immobile davanti all’avanzare del tuo camino, in realtà continua silenziosamente a seguirti.
Senza far rumore.

Semplicemente, alcune volte, al posto di avanzare spezzettando briciole quà e là, fermati e guarda in alto.
Se ci trovi una nuvola , pensa che magari chi ti aspettavi ti corresse dietro, in realtà, è sempre rimasto sopra di te a guardarti.
Un giorno la pioggia, da quella nuvola, verra giù.

venerdì 22 novembre 2013

Cos’è oltre il reale?

OltreilReale è un rifugio,
un mondo generato da un sogno,
il volto concreto di tutti i desideri possibili.

OltreilReale é lo spaventapasseri di ogno silenzio,
lo sfogo di ogni dubbio,
il dolce nascondiglio delle più intime paure.-

OltreilReale ci sono i pensieri nascosti.. e quelli che vogliono essere urlati,
sogni, speranze, attese, sospiri, gesti.

OltreilReale è
un luogo, un abbraccio, uno sguardo, un sorriso, una lacrima…
..l’inatteso che stupisce, il ricordo che pervade i sensi,
l’irraggiungibile che ammalia il cuore.

OltreilReale è ciò che manca, ciò cha hai e ciò che resta.
è l’immortalità dei pensieri, l’input che muove il passo dell’essere migliori,
la voglia di capire, la soddisfazione di sorprendere, la scoperta di pensieri comuni,
il benvenuto per abitanti di mondi opposti ma follemente vicini.

OltreilReale sono io.

Sei tu.